Intorno al 1999, nei pressi della casa in campagna di mia nonna sita nella zona di Frasassi, mi capitò di ascoltare una leggenda riguardante una grotta che si sarebbe aperta ove oggi è una frana. Il luogo è il Colle Ameno, presso Rocchetta di Genga, e la frana è chiamata la Lama della Rocchetta, ben visibile da gran parte della vallata dei Fossi, così come da varie altre località nei dintorni.
Le uniche informazioni scritte finora reperite riguardo a tale località sono rintracciabili in un articolo a cura del prof. Domenico Matteucci, "Gita sociale e scolastica alla frana della Rocchetta", pubblicato ne "L'Appennino Centrale", bollettino bimestrale del Club Escursionisti e della Sezione CAI di Jesi, anno III, n. 3-4, 30 giugno/31 agosto 1906: oltre a un'interessante descrizione dell'escursione compiuta, nell'articolo si riporta un'informazione piuttosto fuorviante e dubbia in merito alle date del distacco, il quale avvenne "nella notte dall'12 al 17 ottobre 1904", un'indicazione davvero difficile da interpretare.
La testimonianza diretta che posso ricordare è che nella notte stessa in cui la frana ebbe origine nacquero, nei pressi, la mia bisnonna Maria e la sua sorella gemella Seconda: parliamo del 4 ottobre 1904. Il giorno dopo infatti, le grandi notizie erano ben due: la prima era che la frana si era finalmente staccata (essendosi già annunciata da alcuni giorni, consentendo lo sgombero del piccolo abitato sottostante), la seconda era la nascita delle due gemelline.
La leggenda ascoltata in quell'ormai lontano anno narrava della cosiddetta Grotta della Lama della Rocchetta, la quale si sarebbe aperta proprio sull'attuale fronte di frana e avrebbe contenuto un lago comunicante con le sorgenti del fiume Misa, poste sul versante opposto del Colle Ameno.
Da interviste più recenti ad alcuni anziani del posto, sembra piuttosto che sia credenza locale attribuire la presenza di un lago all'interno del Colle Ameno in base all'abbondanza di sorgenti sgorganti ai suoi margini: si pensi all'intera vallata dei Fossi, ma anche a tutta la toponomastica "idrica" del versante arceviese: Capodacqua, Acquasanta...
Per quanto riguarda le grotte, è da ritenere geologicamente improbabile la loro presenza nella zona della Lama della Rocchetta: a ogni modo, si dice che alcune cavità di natura artificiale si aprano sotto alcune abitazioni di Rocchetta; un qualcosa di analogo potrebbe verificarsi per l'abitato di Case Grotte posto sul versante arceviese del Colle Ameno.
Le uniche informazioni scritte finora reperite riguardo a tale località sono rintracciabili in un articolo a cura del prof. Domenico Matteucci, "Gita sociale e scolastica alla frana della Rocchetta", pubblicato ne "L'Appennino Centrale", bollettino bimestrale del Club Escursionisti e della Sezione CAI di Jesi, anno III, n. 3-4, 30 giugno/31 agosto 1906: oltre a un'interessante descrizione dell'escursione compiuta, nell'articolo si riporta un'informazione piuttosto fuorviante e dubbia in merito alle date del distacco, il quale avvenne "nella notte dall'12 al 17 ottobre 1904", un'indicazione davvero difficile da interpretare.
La testimonianza diretta che posso ricordare è che nella notte stessa in cui la frana ebbe origine nacquero, nei pressi, la mia bisnonna Maria e la sua sorella gemella Seconda: parliamo del 4 ottobre 1904. Il giorno dopo infatti, le grandi notizie erano ben due: la prima era che la frana si era finalmente staccata (essendosi già annunciata da alcuni giorni, consentendo lo sgombero del piccolo abitato sottostante), la seconda era la nascita delle due gemelline.
La leggenda ascoltata in quell'ormai lontano anno narrava della cosiddetta Grotta della Lama della Rocchetta, la quale si sarebbe aperta proprio sull'attuale fronte di frana e avrebbe contenuto un lago comunicante con le sorgenti del fiume Misa, poste sul versante opposto del Colle Ameno.
Da interviste più recenti ad alcuni anziani del posto, sembra piuttosto che sia credenza locale attribuire la presenza di un lago all'interno del Colle Ameno in base all'abbondanza di sorgenti sgorganti ai suoi margini: si pensi all'intera vallata dei Fossi, ma anche a tutta la toponomastica "idrica" del versante arceviese: Capodacqua, Acquasanta...
Per quanto riguarda le grotte, è da ritenere geologicamente improbabile la loro presenza nella zona della Lama della Rocchetta: a ogni modo, si dice che alcune cavità di natura artificiale si aprano sotto alcune abitazioni di Rocchetta; un qualcosa di analogo potrebbe verificarsi per l'abitato di Case Grotte posto sul versante arceviese del Colle Ameno.
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