domenica 4 ottobre 2009

BARRICATE A FRASASSI

Sabato 2 maggio, sceso dal monte di Frasassi sono passato a San Vittore e transitando di fronte al parcheggio dove qualche anno fa erano posizionate le bancarelle ho notato con mio sommo orrore lo "spettacolo" che vedete in foto:

Chiedendo un po' in giro sono venuto a sapere che si tratta di un provvedimento preso dai proprietari delle bancarelle per evitare che i pullman dei turisti vadano a parcheggiare in questa zona libera da vincoli di pagamento, evitando in tal modo ai turisti di passare per le bancarelle (ma il biglietto per accedere alle Grotte non lo fanno??), e COMPRARE e permettere loro di FAR SOLDI. E allora mi domando: MA SIAMO NEL FAR WEST??? Mai avrei pensato che ci si sarebbe potuti ridurre in questo modo. Tra l'altro non più di un mese fa simili comportamenti erano stati attuati nel parcheggio oltre il cimitero di San Vittore (andando verso la Gola), ma ultimamente credo sia stata fatta denuncia di ciò e l'occupazione è stata interrotta. Il parcheggio ora occupato è comunque, da quanto dicono i cartelli, proprietà privata, quindi in teoria può non essere condannato. Resta ad ogni modo un comportamento infantile e indegno per una zona del genere...

4 commenti:

pablo il baffo ha detto...

san francesco non fumava MA SI FACEVA I CAZZI SUOI
GRAZIE
PABLO IL BAFFO DELLE BANCARELLE

speleojesi ha detto...

i "cazzi suoi" se li fa lei, "pablo il baffo"... e tanti complimenti per il linguaggio!! viva la sincerità e la libertà. si vergogni!!!!

Anonimo ha detto...

310754voi vi dovete vergognare criticando una presa di posizione di una categoria di lavoratori di cui non conoscete i problemi viviamo in democrazia mi sembra

Anonimo ha detto...

Appunto viviamo in democrazia, quindi le regole non le fate voi, nè potete pretendere di impedire agli altri di prendere atto dei vostri comportamenti.
Si nota, piuttosto, che Lei, invece di negare quanto le si contesta, o almeno di giustificarlo, preferisce inveire contro chi ha mosso una legittima critica.
Ciò dimostra, chiaramente, la mancanza di buona fede nei suoi comportamenti, oltre che una innegabile maleducazione, condita dalla convinzione di poter fare il bello e il cattivo tempo.