sabato 24 febbraio 2018

BUCO CATTIVO: IL QUARTO INGRESSO GIA' NEL 1966

Sfogliando di recente il numero 3-1967 della Rassegna Speleologica Italiana (gentilmente scansionato e reso disponibile in rete dal Centro Italiano di Documentazione Speleologica), ho trovato a pag. 174 questa curiosa notizia:

Una rapida esplorazione fu ripetuta al Buco Cattivo dove, nella Sala Altissima,
Melegari risalì una parete concrezionata scoprendo un cunicolo ascendente, lo seguì
per alcune decine di metri e si ritrovò... fuori sotto il sole. Il Buco Cattivo si trovò
così ad avere acquistato la sua quarta apertura.

Si tratta solo di una delle tante notizie riportate in questo "Resoconto dell'attività speleologica svolta nel 1966 dal Gruppo Speleologico Reggiano del C.A.I.", il quale, da quanto è possibile evincere dal resto dell'articolo, frequentava piuttosto assiduamente la zona di Frasassi insieme a speleologi maceratesi. La domanda che sorge spontanea è: ma quante altre notizie del genere avremo dimenticato?!
Dimenticato, sì, perché nel 1998 il Gruppo Speleologico C.A.I. Jesi svolge attività nello stesso settore del Buco Cattivo, riportando in una relazione datata 18 aprile la notizia dell'imminente termine dei lavori al "recentemente scoperto" Ingresso del Talpo:

Lavoro di disostruzione del 4° ingresso in via di ultimazione. Lo scopo di questa uscita è stato per il recupero di una corda da 54 m sostituendo la stessa con una scaletta di 11 m ancorata a un masso di crollo con un cordino e di una corda di 8 m da 11 mm sull’arrampicata successiva alla scala.

Per quasi vent'anni ho ignorato che il suddetto quarto ingresso del Buco Cattivo era stato già rinvenuto circa 32 anni prima! Di qui l'importanza della documentazione: ben vengano le relazioni, ma occorre soprattutto divulgare le topografie realizzate, corredate da accurate descrizioni e foto. Come? Tramite i giusti canali già esistenti: i catasti speleologici regionali. Non dobbiamo inventarci nulla, solo farlo funzionare come si deve!

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